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L'anno inizia adesso.

  • Immagine del redattore: Cristina Rotellini
    Cristina Rotellini
  • 6 feb
  • Tempo di lettura: 2 min

Gennaio è stato un mese di prova. Confermi l'iscrizione?



Da anni è un meme su Instagram, ma tutti possiamo confermare quanto sia vero: Gennaio ha 3467 giorni di 70 ore l'uno.


Sarà che nessuno è davvero pronto il giorno dopo l'Epifania, complici i dolci, la corsa ai regali, i litri di alcool e le cene forzate, ma questo inizio anno colmo (si fa per dire) di buoni propositi non s'ha proprio da fare.


Gennaio sa di lento strascichio, il rientro amaro alla routine cancella l'aura di magia che il Natale regalava; il bikini sembra ancora troppo lontano per considerare la palestra un impegno così impellente.


Inizia un susseguirsi di giorni poco definiti eppure infiniti; arriva il week-end e scompare in un attimo, tra un aperitivo al solito posto e la serie Netflix alla deriva sul divano: l'anno nuovo dove sta?


Credo di saperlo.


Nel mese forse più ignorato di tutto il calendario, nel quale non inizia nessuna stagione e ci si traveste per dimenticare chi siamo: Febbraio.


Febbraio è come l'amico sfuggente e creativo, che non si sa bene cosa faccia nella vita o da che parte di mondo viva, però c'è sempre quando hai bisogno di fare festa o di una spalla su cui piangere.


Febbraio non ti chiede niente, non esige cambiamenti o progetti, né immagini grandiose alle quali dover aspirare; lui ti capisce e sa che i piani sono già falliti tutti.

Non solo: ti propone maschere brutte, coriandoli che ti ritroverai nei calzini fino a Pasqua e vagonate di frittelle (fritte fritte fritte), perché tanto ormai non hai più niente da perdere.


Ti senti capito, accolto, addirittura assolto dalla colpa di non essere neanche lontanamente sulla famosa strada verso " la versione migliore di te stesso".


Ed é qui, tra le dita unte di frittelle e i coriandoli che escono dal naso, che piano piano qualcosa in te si accende: ora che Niente sta iniziando, senti la voglia di far iniziare Qualcosa.


Le aspettative stanno a zero, cosa c'è da perdere?

Chi mi sta guardando? Non il 1° Gennaio che ormai è in letargo fino al prossimo anno.

Non Febbraio, che con ogni probabilità sarà mezzo ubriaco buttato chissà dove, vestito da Zorro in crisi di identità.


Sei pronto. Non hanno importanza la pancetta, l'agenda nuova ancora da aprire, la tisana mai bevuta e tutti quei bellissimi propositi riciclati di anno in anno, dei quali in fondo neanche ti importa.


Il mese é breve, ti dici. Intanto inizio, poi si vedrà.

Senza accorgertene hai tolto la paura dello sparo alla Partenza, che tanto non sei lì per vincere la gara, ma per trovare una strada diversa che porti al tuo Traguardo.


Quando ci permettiamo di non fare, di non essere, di non diventare forzatamente qualcuno "di nuovo, di migliore", liberiamo la parte di noi pronta a fare cambiamenti per seguire quella scintilla di desiderio che credevamo morta.


L'anno inizia adesso. Comincia. Sei libero.



| Spoiler Alert: Zorro in crisi di identità buttato da qualche parte sono io.

Se qualcuno può venirmi a cercare...Grazie.|


















 
 
 

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